sabato 23 gennaio 2016

Farinella e il Carnevale di Putignano



Se non siete riusciti ad acquistare un biglietto per Rio de Janeiro o Venezia e Viareggio, non demordete, la Puglia è sempre lì ad accogliervi con il suo calore e i suoi colori. Fino al 9 Febbraio potete ritornare un po' bambini immergendovi nell' atmosfera briosa e contagiosa del Carnevale di Putignano.
Anche quest' anno, nella 622^ edizione, la festa sarà ricca di tradizione, riti ed eventi, fra cui le quattro sfilate dei carri allegorici (due nelle mattine di domenica 24 gennaio e domenica 7 febbraio alle ore 11:00 e due nel tardo pomeriggio di sabato 30 gennaio e martedì 9 febbraio alle ore 19:00).


Dopo il carnevale di Venezia, il Carnevale di Putignano è uno dei più antichi d’Europa e le sue origini risalgono al 1934. Come Arlecchino ci ricorda Venezia e Pulcinella ci ricorda Napoli, anche Putignano è rappresentata da una sua maschera tipica, Farinella. Il nome Farinella (in barese Farenèdde) deriva da un piatto tipico della zona a base di orzo e ceci. Oggi è rappresentata da un Jolly, con un abito cucito da toppe multicolori e un cappello a due punte, ciascuna delle quali con un sonaglio. In passato l'abito era costituito dai colori della città, il rosso ed il blu, da un cappello a tre punte per ricordare i tre colli su cui è costruita Putignano ed era rappresentata nell'atto di separare un cane e un gatto, a memoria delle dissidie presenti nella popolazione.
Oltre a Farinella, il carnevale di Putignano è noto per la spettacolare sfilata dei carri allegorici, ogni anno diversi che richiamano avvenimenti o personaggi che hanno segnato la storia della nostra società. Il fascino dei carri e delle tipiche maschere del Carnevale di Putignano si basa sull'originalità, la raffinatezza delle rifiniture della cartapesta realizzata con un procedimento che la "scuola putignanese" ha tramandato di generazione in generazione. Ma come sono costruiti questi carri? Il lungo procedimento della lavorazione della cartapesta si realizza modellando e plasmando con arte gli strati di carta dei quotidiani ammorbidita da semplice colla di farina. La prima fase è quella della creatività, indispensabile per definire l'oggetto da costruire e i particolari del manufatto da realizzare. Prima di tutto si crea una sagoma d'argilla, che poi darà forma e dettagli al prodotto finito. Successivamente si passa al calco in gesso che, come un negativo, conterrà la cartapesta depositata per dare forma alla scultura. A questo punto il manufatto in cartapesta, che ha assunto le sembianze del primitivo modello d'argilla, viene rivestito di carta cemento per darle più resistenza, tenuta e impermeabilità e quindi dipinto con colori idrosolubili. Grazie alla leggerezza dei materiali, sono stati creati carri di dimensioni maggiori e con movimenti effettuati attraverso leve mosse da uomini. Negli ultimi anni, l'innovazione tecnologica ha permesso il passaggio a movimenti meccanici ed elettronici, attraverso il ricorso a computer che guidano l'alternarsi dei movimenti. La struttura dei carri di Putignano è realizzata in ferro e per prepararne uno è necessario un intenso lavoro di almeno 3-4 mesi.
Il Carnevale di Putignano è ormai tra le eccellenze del Progetto Strategico I.C.E. (Innovation, Culture and Creativity for a new Economy), che mira allo sviluppo dell’industria creativa pugliese in termini di innovazione, turismo e crescita del territorio. La 622^ edizione del Carnevale 2015-2016 ha come tema conduttore la 'diversità' e la Fondazione del Carnevale ha indetto bandi che mettono in gara carri, maschere di carattere e gruppi mascherati.

Che vinca il migliore!


Silveria Traversa





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