Se non siete riusciti ad
acquistare un biglietto per Rio de Janeiro o Venezia e Viareggio, non
demordete, la Puglia
è sempre lì ad accogliervi con il suo calore e i suoi colori. Fino al 9
Febbraio potete ritornare un po' bambini immergendovi nell' atmosfera briosa e
contagiosa del Carnevale di Putignano.
Anche quest' anno, nella 622^
edizione, la festa sarà ricca di tradizione, riti ed eventi, fra cui le quattro
sfilate dei carri allegorici (due nelle mattine di domenica 24 gennaio e domenica 7
febbraio alle ore 11:00 e due
nel tardo pomeriggio di sabato
30 gennaio e martedì 9 febbraio alle ore 19:00).
Dopo il carnevale di Venezia, il Carnevale di Putignano è uno dei più antichi d’Europa e le
sue origini risalgono al 1934. Come
Arlecchino ci ricorda Venezia e Pulcinella ci ricorda Napoli, anche Putignano è
rappresentata da una sua maschera tipica, Farinella. Il nome Farinella (in barese Farenèdde) deriva da un piatto tipico della zona
a base di orzo e ceci. Oggi è rappresentata da un Jolly, con un abito cucito da
toppe multicolori e un cappello a due punte, ciascuna delle quali con un
sonaglio. In passato l'abito era costituito dai colori della città, il rosso ed
il blu, da un cappello a tre punte per ricordare i tre colli su cui è costruita
Putignano ed era rappresentata nell'atto di separare un cane e un gatto, a
memoria delle dissidie presenti nella popolazione.
Oltre a Farinella, il carnevale
di Putignano è noto per la spettacolare sfilata
dei carri allegorici, ogni anno diversi che richiamano avvenimenti o
personaggi che hanno segnato la storia della nostra società. Il fascino dei
carri e delle tipiche maschere del Carnevale di Putignano si basa
sull'originalità, la raffinatezza delle rifiniture della cartapesta realizzata con un procedimento che la
"scuola putignanese" ha tramandato di generazione in generazione. Ma
come sono costruiti questi carri? Il lungo procedimento della lavorazione della
cartapesta si realizza modellando e plasmando con arte gli strati di carta dei
quotidiani ammorbidita da semplice colla di farina. La prima fase è quella
della creatività, indispensabile per definire l'oggetto da costruire e i
particolari del manufatto da realizzare. Prima di tutto si crea una sagoma
d'argilla, che poi darà forma e dettagli al prodotto finito. Successivamente si
passa al calco in gesso che, come un negativo, conterrà la cartapesta
depositata per dare forma alla scultura. A questo punto il manufatto in
cartapesta, che ha assunto le sembianze del primitivo modello d'argilla, viene
rivestito di carta cemento per darle più resistenza, tenuta e impermeabilità e
quindi dipinto con colori idrosolubili. Grazie alla leggerezza dei materiali,
sono stati creati carri di dimensioni maggiori e con movimenti effettuati attraverso
leve mosse da uomini. Negli ultimi anni, l'innovazione tecnologica ha permesso
il passaggio a movimenti meccanici ed elettronici, attraverso il ricorso a
computer che guidano l'alternarsi dei movimenti. La struttura dei carri di
Putignano è realizzata in ferro e per prepararne uno è necessario un intenso
lavoro di almeno 3-4 mesi.
Il Carnevale di Putignano è
ormai tra le eccellenze del Progetto Strategico I.C.E. (Innovation, Culture and
Creativity for a new Economy), che mira allo sviluppo dell’industria creativa
pugliese in termini di innovazione, turismo e crescita del territorio. La 622^
edizione del Carnevale 2015-2016
ha come tema conduttore la 'diversità' e la Fondazione del
Carnevale ha indetto bandi che mettono in gara carri, maschere di carattere e
gruppi mascherati.
Che vinca il migliore!
Silveria Traversa
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