sabato 23 aprile 2016

William Shakespeare oggi come 400 anni fa




 Non c'è dubbio, il 23 Aprile è stato proprio il suo giorno: nel 1564 fu annunciata la sua nascita e nel 1616 la sua morte. Stiamo parlando di William Shakespeare, poeta e drammaturgo inglese che ha segnato la storia della letteratura inglese nonché della cultura occidentale, costruendo un ponte fra il Medioevo e la società moderna. Numerosissime sono le sue opere suddivise in tragedie, commedie e drammi storici che ancora oggi riempiono testi di letteratura e sono sempre oggetto di studio e di rivisitazione anche nel mondo teatrale e cinematografico.
In occasione del quattrocentesimo anniversario della sua morte numerosissime sono state le manifestazioni a lui dedicate.
A Londra le fermate della metropolitana sono state ribattezzate con i nomi dei personaggi delle sue opere, sono stati stampati francobolli, mappe e cartoline dedicate al sommo scrittore ed è stata organizzata anche una maratona in suo onore accompagnata da proiezioni delle sue opere in diverse piazze della capitale.
Grandi celebrazioni anche in Danimarca, nel castello di Kronborg a Helsingør dove è stata ambientata la tragedia del principe Amleto e per tutta l' estate si potrà prendere parte realmente al dramma nell “Hamlet Live”. Tante manifestazioni si stanno vivendo in queste ore anche nel Central Park di New York. In Italia, a Roma e a Verona sono in programma, fino al 30 aprile, “Shakespeare re-loaded” e “Shakespeare walk”, passeggiate, letture e rappresentazioni teatrali ad hoc. A Milano il Piccolo teatro presenta fino al 29 Aprile “Shakespeare 2016” con il progetto del Charioteer Theatre, in cui sono previsti spettacoli in inglese.




Vivi per essere la meraviglia e l’ammirazione del tuo tempo. (Macbeth)

Eppure altro non desidero se non ciò che gia’ possiedo; il cuore mio, allo stesso modo del mare, è privo di limiti; e ancora come il mare il mio amore e’ profondo: più te ne dò e più ne ho, poiché entrambi sono infiniti (Romeo e Giulietta)

Perché la verità è la verità, sempre la stessa, fino all’infinito. (Misura per misura)

Guardatevi dalla gelosia, mio signore! E’ un mostro dagli occhi verdi che dileggia la carne di cui si nutre. (Otello)

Sei tu sicuro che siamo svegli? — Mi sembra che ancora dormiamo, sogniamo. (Sogno di una notte di mezza estate)

La pazzia, signore, se ne va a spasso per il mondo come il sole, e non c’è luogo in cui non risplenda. (La dodicesima notte) 

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